Si è lungimiranti se si pensa a dopodomani, se è urgente si fa dopo, o domani. Si lavora part-time, nel pomeriggio al massimo è remote working, ma il meno possibile, che ci sono cose più importanti da fare. Le riunioni solo se divertenti, dopo le 16, «facciamo da me? Chiedo a mia mamma». Le ferie poi son da temerari, per chiedere tre mesi filati ci vuole fegato.


A otto anni The Visual Agency paga l’affitto, frequenta l’università in America, vince premi, finisce sul giornale… L’inglese ecco, su quello ci sta lavorando. Voci dicono che andrà pure a convivere.
Ad ogni modo, The Visual Agency è un piccolo prodigio, e come tutti i prodigi fa notizia. Un tabloid quindi, questo, il mezzo perfetto per testimoniare spirito e carattere, di un’azienda composta e rigorosa quanto un foglio Excel (con alcuni bug).