In occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, The Visual Agency, società milanese di information design specializzata in infografica e data visualization, in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, ha concepito, progettato e sviluppato un innovativo strumento che consentirà di approfondire, come mai si era fatto in precedenza, il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, il vero “tesoro leonardiano” conservato alla Biblioteca Ambrosiana.
Dal 15 aprile 2019, infatti, è online www.codex-atlanticus.it, un sito internet in italiano e inglese, in grado di offrire una visione panoramica e di dettaglio dell’evoluzione del pensiero leonardesco negli anni.
“La data visualization è la principale competenza della nostra agenzia - afferma Matteo Bonera, Creative Director The Visual Agency - ed è stata applicata a questo progetto di digital humanities, diventando un linguaggio di analisi e sintesi capace di fare luce sulla complessità di un’opera così articolata”.
“Il progetto sviluppato da The Visual Agency - dichiara mons. Francesco Braschi, dottore della Biblioteca Ambrosiana -, a cui il Collegio dei Dottori ha voluto dare il suo convinto supporto, per i suoi caratteri di innovazione, rigorosità e accessibilità a chiunque, corrisponde pienamente alla missione affidata da Federico Borromeo alla Biblioteca Ambrosiana. Il nostro fondatore, infatti, più di quattro secoli fa aveva ben chiaro il proprio progetto culturale, ovvero unire la più elevata qualificazione a livello accademico e scientifico con la più alta capacità nella divulgazione e condivisione della conoscenza in tutte le sue forme: teologico-filosofica, storica, letteraria, artistica”.
“Poter “svelare” in modo accessibile e accattivante i temi trattati nel Codice Atlantico - continua monsignor Braschi - significa avvicinare i visitatori della Biblioteca e gli utenti del sito a una comprensione più veritiera di Leonardo e della sua opera, troppo spesso frettolosamente e superficialmente ridotti al rango di “icona” ultimamente incomprensibile. Nel riconoscere il genio di Leonardo, Federico Borromeo non mancava di sottolineare come la mancanza di veri amici, capaci di incanalare la sua insaziabile sete di conoscenza, gli avesse impedito di far fruttare appieno i suoi talenti. Un giudizio prezioso, che ci permette di trarre dalla frequentazione di questo straordinario personaggio un aiuto a comprendere anche la nostra vita”.
I visitatori di www.codex-atlanticus.it potranno sfogliare il Codice partendo da una panoramica generale organizzata per materie trattate e anno di stesura delle pagine. Selezionando una particolare materia o argomento è possibile evidenziare le pagine interessate. Molto interessante è la funzione che consente di organizzare il Codice seguendo l’ordine cronologico nel quale è stato redatto. Selezionando una pagina specifica è possibile vedere le immagini di recto e verso del foglio, approfondire gli argomenti trattati e risalire alle pagine simili.
L’accesso al sito è gratuito e non richiede una registrazione ed è ottimizzato per la fruizione attraverso dispositivi mobili e tablet.
Inoltre, nella sala Federiciana della Biblioteca Ambrosiana, che accoglie a rotazione alcuni dei fogli più significativi del Codice Atlantico, è presente un totem con schermo sensibile al tatto, per ricreare in situ le stesse esperienze di visita a di approfondimento, che si possono avere sul sito www.codex-atlanticus.it.
L’intero progetto si basa su una ricerca svolta sul volume Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci: indici per materie e alfabetico di Augusto Marinoni, a cura di Pietro C. Marani. La grande mole di informazioni ricavata è stata elaborata per ottenere i dati relativi alla datazione e all'individuazione degli argomenti trattati in ogni singolo foglio del codice (organizzati in cinque materie: Architettura e Arti Applicate, Fisica e Scienze Naturali, Geometria e Algebra, Scienze Umane, Strumenti e Macchine) e per creare un enorme database che consente di risalire, a partire da ogni frammento di pagina, all’anno in cui era stato scritto, alla materia e alla sotto-materia di cui trattava.