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News La Biennale di Venezia 2024: un viaggio tra identità e diversità nell’arte contemporanea
26/09/2024

La Biennale di Venezia 2024: un viaggio tra identità e diversità nell’arte contemporanea

La Biennale di Venezia, visitatori che ammirano i quadri della mostra nel Padiglione centrale ai Giardini nella sala dedicata alle astrazioni di 37 artisti

Questo mese abbiamo avuto il piacere di visitare la 60ª Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia, uno degli eventi più prestigiosi nel panorama dell'arte contemporanea. L'edizione di quest'anno, dal titolo evocativo Stranieri Ovunque, è curata da Adriano Pedrosa, una figura di spicco nel mondo dell'arte.

Scritta al neon all'ingresso della mostra

Un tema che parla di inclusione e diversità


Adriano Pedrosa spiega il significato profondo del titolo di questa edizione: “Il termine italiano straniero, così come le sue varianti in portoghese, francese e spagnolo, è strettamente collegato all’idea di estraneità e alterità.” La mostra esplora la produzione artistica di quattro figure emblematiche: l’artista queer, l’artista outsider, l’artista autodidatta e l’artista indigeno, spesso emarginati o esclusi dal mondo dell’arte tradizionale. Questi artisti, con le loro opere che affondano nelle esperienze personali, offrono uno sguardo unico su temi come la sessualità, il genere, l'identità e l’appartenenza culturale. Pedrosa sottolinea come l'accento strano, straniero o indigeno porti in superficie questioni formali che arricchiscono il panorama contemporaneo.


Stranieri Ovunque: una mostra che va oltre i confini


Il tema di quest'anno, Stranieri Ovunque, si presta a più interpretazioni. Da un lato, sottolinea come ovunque ci si trovi, ci si imbatte sempre in stranieri. Dall’altro, riflette la sensazione di essere intrinsecamente stranieri, indipendentemente dal luogo in cui si vive. La Biennale 2024 pone al centro della scena artisti che hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza del migrante, dell’esule e del rifugiato, concentrandosi in particolare sul passaggio culturale tra il Sud e il Nord del mondo.

Opera del collettivo Claire Fontaine. Sculture al neon di diversi colori che riportano l’espressione “Stranieri ovunque” in più lingue e che danno il titolo alla Biennale d’Arte di Venezia 2024
Quadro di Louis Fratino che raffigura un uomo. Il titolo del dipinto è

Un percorso tra le opere di artisti globali


All’ingresso dei Giardini e dell’Arsenale, siamo stati accolti da un'insegna al neon del collettivo Claire Fontaine, con il titolo della mostra: Foreigners Everywhere. Questo messaggio di benvenuto introduce un percorso in cui si incontrano 60 slogan in diverse lingue, che simboleggiano l’inclusività e l'apertura della Biennale 2024. I padiglioni espositivi presenti nei Giardini e nell’Arsenale ospitano opere provenienti da tutto il mondo, offrendo una visione globale e multiculturale dell'arte contemporanea.

Persone che camminano all'arsenale davanti all'Opera di Lauren Halsey che s'intitola

La storia della Biennale di Venezia


La Biennale di Venezia, inaugurata nel 1895, è la più antica esposizione d'arte contemporanea al mondo. Nata con l’obiettivo di creare un mercato per l’arte moderna, nel corso degli anni ha cambiato la sua vocazione, divenendo un punto di riferimento per le nuove tendenze artistiche a livello internazionale. Con oltre 25.000 metri quadrati di spazio espositivo e la partecipazione di più di 300 artisti provenienti da 80 Paesi, questa manifestazione è oggi un appuntamento imperdibile per gli amanti dell'arte.

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